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OLISEUM

IL CATALOGO DEGLI OLIVI DI ISOLA POLVESE

L’Isola Polvese, abitata fin dal periodo etrusco e romano, in epoca medievale ha visto l’insediamento di una numerosa comunità, favorita dalla ricchezza dell’agricoltura e della pesca. La coltivazione della vite, florida fin dal 1.200, ha subito un declino dal 1.600, dopo la distruzione del villaggio e l’abbandono dell’isola da parte dei superstiti. L’origine dei primi oliveti rimane incerta, ma i numerosi olivi antichi, con età stimata superiore ai 500 anni per alcuni esemplari, e la ricchezza del patrimonio varietale locale, fanno ritenere che l’olivicoltura dell’isola abbia un’origine millenaria. Tra gli oltre 6.000 olivi dell’isola, si contano circa 80 varietà diverse, recentemente identificate a livello molecolare. La varietà prevalente è la Dolce Agogia, la più diffusa in tutta l’area del Trasimeno, seguita dal Moraiolo e da pochi esemplari di Vera. Tutte le altre, sconosciute fino a poco tempo fa, sono per la gran parte rappresentate da alberi unici, presumibilmente derivati dalla disseminazione delle altre varietà locali, anche incrociate con varietà di altre regioni, particolarmente con le varietà toscane e romagnole. Alcune di esse sono risultate fortemente imparentate fra loro. Alcuni olivi, coltivati o cresciuti fuori dai campi, portano frutti piccolissimi e manifestano forti caratteri selvatici, risultando imparentati con gli olivastri. Sono in corso ulteriori studi per verificarne l’origine. E’ in corso la moltiplicazione di tutte le varietà dell’Isola per realizzare un campo collezione per la loro conservazione e valutazione ai fini di una potenziale reintroduzione in coltura, a salvaguardia del germoplasma e dell’olio locale.